Lucia Barba

domenica 16 agosto 2009

Lucia Barba

professione:

boh! Con questa crisi..un poco di tutto, sostanzialmente quello che capita.

Sono nata il venerdì 17 dicembre del 1976, tra le 2:00 e le 2:30 (mia madre non ricorda l’ora precisa!) a Battipaglia (SA) e dopo una parentesi napoletana (laurea in Conservazione dei Beni Culturali), per ora vivo a Battipaglia, dove ho una piccola soffitta piena di cianfrusaglie che uso per dipingere.

Sono mancina.

Pittrice circa.

In poche parole creo (o almeno ci provo), dipingo soprattutto (acrilico, olio, acquarello, smalto e qualsiasi materiale mi viene a tiro), scatto foto (non di recente), scrivo (a volte), insegno ai bambini la magia di modellare la creta e a scatenare la fantasia con il disegno e la pittura.

Dipingo le donne, il loro inconscio, l’universo femminile, “me”, i diversi punti di vista, indago e interrogo la donna nella sua semplicità-complessità, con l’idea di esplorare la sua e la mia dimensione, come segno, materiale, suggestione artistica, visionarietà.

Rincorro la chimera della pittura, senza riuscire a smettere, perché la pittura è una parte di me.

Disegno da sempre (ho cominciato all’asilo) dipingo e faccio mostre dal 1995 (anno della maturità artistica) e dal 2000 con gli amici e compagni di sempre, abbiamo messo su un gruppo di belle e artistiche speranze -il TIAL- che si occupa di arte, mostre ed eventi.

Dicono di me: (…) L’assunto dell’opera di Lucia Barba si delinea, così, in tutta la sua poesia costituita essenzialmente da un’inscindibile relazione tra anima e corpo: per cromia e simbolismo la figura femminile proposta dall’artista è goccia di sangue purpurea e lacrima cristallina sullo stesso viso di donna (Antonella Nigro).


Nessun commento:

Posta un commento